Da qualche giorno la mia vita ha subìto una vera e propria rivoluzione.
Da meno di una settimana io, giovane fringuella 28 enne precaria, con uno stipendio in piena linea con la mia generazione giovane-sfruttato-che-anela-almeno-alle-quattro-cifre (centesimo più, centesimo meno), e il mio adorato Manny (Calavera e Tuttofare) siamo FINALMENTE i gaudenti proprietari di una dimora che diventerà presto la nostra prossima base.
Una piccola ma bella dimora, senza troppe pretese, comprata con tanti, tantissimi aiuti da parte del parentado e con un aiutino da parte della generosa banca -leggasi mutuo 25ennale-.
Lo confesso: non vedevo l'ora di firmare per partire subito all'avventura verso quel regno fatato fatto di anelli per le tende, divani, portasaponi e mazzette dei colori. E ho deciso di documentare tutto e di rendere partecipi voi, cari miei lettori.
Questo sarà il punto di inizio e imperativo categorico: la casa dovrà in ogni dettaglio lasciare trasparire le nostre personalità. Senza però rimetterci il conto in banca ;-) E ora...metro di legno pieghevole, A ME!
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